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Il nome commerciale, da non confondere con la denominazione commerciale di una società, ti consente di distinguere e rendere unici i tuoi prodotti rispetto a quelli della concorrenza. Nell’affollato mondo delle vendite online, è fondamentale riuscire a stagliarsi rispetto ai vari competitor e raggiungere in modo preciso e memorabile il proprio target market.
Spesso, avere un’idea per un prodotto e validarla non basta per conseguire il successo nelle vendite. Prima di commercializzare il tuo prodotto, devi tutelarlo da possibili usi impropri e dalla concorrenza sleale. Inoltre, sapere come brevettare un nome commerciale ti permette di sfruttare una risorsa fondamentale per la creazione della tua brand identity e non solo. Infatti, puoi trasformare il nome commerciale in una vera e propria risorsa di marketing, utile a creare un collegamento tra prodotti, brand e clienti. Puoi sfruttare questa risorsa in diversi punti di contatto con i clienti, come ad esempio il tuo sito web. Mettere in evidenza un nome commerciale riconoscibile e distintivo nelle pagine di prodotto, garantisce maggiore traffico e conversioni.
In questa ottica, puoi anche pensare al nome commerciale di un tuo prodotto dal punto di vista della SEO, al fine di migliorare il posizionamento del tuo sito ecommerce all’interno dei risultati dei motori di ricerca.
Che cos’è un nome commerciale?
Il nome commerciale rappresenta la denominazione con cui un prodotto viene presentato e reso riconoscibile sul mercato. Possono costituire nomi commerciali tutti i segni, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, o i disegni, le lettere, le cifre, i colori, la forma del prodotto o del suo confezionamento, oppure i suoni, a condizione che tali segni siano adatti a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli di altre imprese.
Si tratta, in altre parole, di un elemento distintivo caratteristico scelto per differenziare un prodotto da quelli della concorrenza presenti sul mercato.
In questo senso, la scelta di un nome commerciale costituisce anche un elemento centrale della strategia di marketing della tua attività. Infatti, un nome commerciale non è un semplice appellativo, ma è il primo contatto tra i clienti e la tua attività. Ecco perché puoi trasformarlo in un potente strumento con cui trasmettere identità, mission e vision, valori e posizionamento del tuo prodotto e del tuo brand, oltre a creare un legame immediato con i consumatori.
È proprio questo l’uso che ha fatto la dott.ssa Maria Pia Priore del nome commerciale. Infatti, tutti i prodotti presenti sul suo sito, riportano SKIN FIRST®, che trasmette ai visitatori un messaggio chiaro e memorabile: la pelle al primo posto!
Dal punto di vista giuridico, il nome commerciale rientra nella definizione di marchio di prodotto. La norma italiana di riferimento è il Decreto legislativo n. 300/2005, o il Codice della proprietà industriale (abbreviato, CPI), che fornisce una definizione precisa di nome commerciale, oltre a stabilire rigidi requisiti per richiederne il brevetto (o la registrazione). Come indicato nel sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, un nome commerciale deve avere capacità distintiva, non potendosi limitare a parole che facciano capire unicamente il tipo di attività svolta o di prodotto (art. 13 del CPI) e deve essere lecito, ossia non può essere in contrasto all’ordine pubblico e non deve violare le disposizioni di legge (articolo 14 del CPI)
Anche il Codice civile presenta diversi articoli che disciplinano i nomi commerciali. Secondo l’articolo 2598, compie atti di concorrenza sleale chiunque “usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con i nomi o con i segni distintivi legittimamente usati da altri, o imita servilmente i prodotti di un concorrente, o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l'attività di un concorrente”.
Il nome commerciale è uno dei principali segni distintivi di un prodotto, quindi chiunque se ne avvalga senza esserne titolare, compie un illecito civile ai sensi della legge. In questo caso, il titolare effettivo del nome commerciale può richiedere l’eliminazione degli effetti della concorrenza sleale (articolo 2599 del Codice civile), oltre al risarcimento dei danni, se gli atti di concorrenza sleale sono stati compiuti con dolo o colpa (articolo 2600 del Codice civile).
Nome commerciale e legislazione europea
La tutela giuridica di un nome commerciale nella dimensione europea è garantita dal Regolamento UE 2017/1001. Nello specifico, secondo l’articolo 4 del Regolamento, “Possono costituire marchi UE tutti i segni, come le parole, compresi i nomi di persone o i disegni, le lettere, le cifre, i colori, la forma dei prodotti o del loro imballaggio e i suoni, a condizione che tali segni siano adatti a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli di altre imprese; e b) essere rappresentati nel registro dei marchi dell'Unione europea («registro») in modo da consentire alle autorità competenti e al pubblico di determinare in modo chiaro e preciso l'oggetto della protezione garantita al loro titolare”.
Ciò implica che un nome commerciale distintivo e lecito consente alla tua attività e al tuo prodotto di conseguire i seguenti vantaggi:
- Tutela unitaria in tutti gli Stati membri
- Riduzione degli oneri amministrativi, grazie alla possibilità di procedere a un’unica richiesta di brevetto, anziché a più registrazioni a livello nazionale
- Maggiore credibilità e forza commerciale per licenze, accordi commerciali, investitori e finanziamenti alle imprese
La disciplina europea consente di espandere la tua attività al di fuori dei confini nazionali, godendo di una tutela specifica all’interno di ogni Paese facente parte dell’UE.
Perché brevettare un nome commerciale?
Quante volte ti è capitato di chiamare una penna a biro “Bic”? Si tratta di un errore comune, ormai radicato nel mercato. A pensarci bene, infatti, “Bic” è il nome commerciale di un prodotto, ossia di una penna a biro. In questo caso, il nome commerciale di un prodotto è diventato talmente forte nella mente dei consumatori da essere scambiato per un’intera categoria di prodotto.
Quindi, sapere come brevettare un nome commerciale ti garantisce la possibilità di sfruttare un asset di business fondamentale, in grado di arricchire il patrimonio immateriale della tua attività. Infatti, puoi cedere o concedere in licenza un nome commerciale brevettato, trasformandolo in un vero bene capitalizzabile, così da aumentare il ROI di tutte le attività di sviluppo, pianificazione, test e commercializzazione del prodotto.
Ovviamente, per capitalizzare il nome commerciale di un tuo prodotto, devi anche tutelarlo all’interno del mercato. Ecco perché è importante brevettarlo.
Dal punto di vista legale, la registrazione è l’unico strumento che permette di godere di una tutela illimitata. Infatti, i diritti che scaturiscono dal brevettare un nome commerciale possono essere fatti valere in giudizio contro concorrenti e/o altri attori di mercato.
Una volta brevettato, potrai utilizzare con sicurezza un nome commerciale nei piani di crescita della tua attività, investendo in iniziative pubblicitarie e di marketing senza temere azioni legali da parte di terzi. Inoltre, un nome commerciale brevettato usufruisce di una tutela giuridica contro possibili usi impropri e contraffazioni, il che è cruciale per difendere la reputazione di un brand e preservarne l’immagine tra i consumatori.
Come brevettare un nome commerciale in 5 step
Ora che conosci l’importanza di questa preziosa risorsa, vediamo come brevettare un nome commerciale in base alla legislazione vigente:
- Verifica della disponibilità del nome
- Definizione della classe merceologica
- Preparazione della domanda di brevetto
- Deposito della domanda e liquidazione delle imposte
- Esame e pubblicazione
1. Verifica della disponibilità del nome
Prima di depositare la domanda per brevettare un nome commerciale, è importante verificarne l’effettiva disponibilità. Si tratta di una fase fondamentale, finalizzata a verificare la non preesistenza di diritti in grado di impedire la registrazione del nome commerciale. Ai sensi dell’articolo 12 del Codice della proprietà industriale, non è possibile infatti registrare come nome commerciale segni identici o simili a nomi o marchi anteriori registrati per prodotto o servizi identici o affini, se sussiste un rischio di confusione, o uno che sia identico a un nome già registrato o efficace nello Stato, depositato mediante domanda precedente.
La verifica dunque parte dalla consultazione della banca dati nazionale dell'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, dove sono registrati tutti i marchi o nomi commerciali brevettati o depositati in Italia. Dalla sezione Ricerca, è possibile procedere per numero, combinazioni di criteri, denominazione o filtri geografici. È consigliabile cercare il nome esatto ed eventuali variabili, dato che la legislazione protegge anche segni distintivi in grado di generare confusione tra i consumatori.
Oltre a questa ricerca, è bene considerare anche i marchi di fatto, vale a dire quei nomi commerciali non registrati ma ampiamente usati all’interno del mercato, i quali possono comunque godere di diritti opponibili in giudizio. Per questa verifica, consigliamo di utilizzare motori di ricerca, social media e la banca dati del Registro imprese.
2. Definizione della classe merceologica
Oltre a essere un obbligo di legge, l’individuazione della corretta classe merceologica costituisce anche una decisione strategica nel brevettare un nome commerciale. Infatti, il deposito di un nome commerciale copre solo i settori indicati nell’apposita domanda.
A tal proposito, ricorda che registrare un nome commerciale sotto più classi garantisce una protezione più ampia, ma può tradursi in costi più elevati.
Il sistema di riferimento per questo step è la Classificazione di Nizza, stabilita nel relativo Accordo del 1957, e periodicamente aggiornata. Il documento prevede 45 classi: da 1 a 34 riferite a prodotti, da 35 a 45 riferite ai servizi.
Ad esempio, se la tua attività si occupa di vendere cosmetici online, dovrai brevettare il nome commerciale dei tuoi prodotti alla classe 3. Mentre, se intendi registrare un nome commerciale legato a un servizio in materia di consulenza finanziaria, dovrai inserire nella domanda la classe 39.
Vista l’importanza di questo passaggio, oltre ai possibili costi associati, è sempre consigliabile consultare le descrizioni ufficiali o rivolgersi a un esperto di proprietà industriale.
3. Preparazione della domanda di brevetto
La fase di preparazione della domanda di brevetto richiede attenzione e precisione, poiché eventuali omissioni o errori potrebbero rallentare la procedura o comportare il rifiuto della richiesta.
Ecco gli elementi fondamentali da inserire in una domanda:
- Dati della persona richiedente
- Rappresentazione del nome commerciale (parola, logo, immagini, combinazione di elementi o segni distintivi)
- Elenco dei prodotti oggetto della domanda, suddivisi per classe, secondo la Classificazione di Nizza
- Eventuali depositi precedenti in altri Paesi
- Ricevuta di pagamento delle imposte previste
4. Deposito della domanda e liquidazione delle imposte
Il deposito di una domanda correttamente formulata può avvenire online, sul portale dell’ufficio italiano Brevetti e Marchi, oppure in forma cartacea, presso la Camera di Commercio. Il primo metodo è preferibile, dato che consente il pagamento elettronico delle imposte, oltre a ridurre tempi e rischi di errore.
L’importo delle imposte da liquidare varia in base al numero di classi richieste e alla presenza di eventuali richieste accessorie. Pianifica con attenzione questa fase e ricorda che il deposito in più classi presenta oneri tributari maggiori e che al pagamento incompleto o mancato delle imposte consegue l’irricevibilità della domanda.
La data di deposito della domanda segna il momento in cui decorre la protezione del nome commerciale, anche se la procedura non è ancora completata. È opportuno conservare la ricevuta di deposito insieme ai documenti aziendali, dato che costituisce prova ufficiale, presentabile in giudizio, del deposito della domanda di brevetto.
5. Esame e pubblicazione
Gli articoli 170 e seguenti del Codice della proprietà industriale prevedono che la domanda di brevetto di un nome commerciale venga sottoposta a esame d’ufficio.
L’ufficio Italiano Brevetti e Marchi controlla in primo luogo la correttezza formale della domanda, quindi passa alla valutazione sostanziale, assicurandosi che il nome sia distintivo, non ingannevole, non descrittivo e che non violi nomi già registrati.
In caso di superamento dell’esame, si procede alla pubblicazione della domanda sul Bollettino ufficiale dei marchi, al fine di dare visibilità alla domanda. Questo passaggio permette agli eventuali titolari di diritti anteriori di presentare opposizione alla registrazione entro il termine di 3 mesi.
Decorso tale periodo in assenza di opposizioni (o se queste vengono respinte), è disposta la registrazione del nome commerciale, con rilascio del relativo certificato. Come visto in precedenza, la protezione decorre dalla data di deposito, è valida per un periodo di 10 anni e può essere rinnovata senza alcun limite.
Come brevettare un nome commerciale nell'Unione europea
Il brevetto di un nome commerciale all’interno dello spazio comunitario si traduce nella protezione dello stesso da parte dell’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO). La procedura consente a un nome commerciale di ottenere diritti esclusivi in tutti gli Stati membri dell’Unione, eliminando la necessità di registrazione a livello di singolo Paese.
Anche in questo caso, la procedura inizia con un’attenta verifica della disponibilità del nome, mediante consultazione di un apposito database, eSearch Plus, consultabile gratuitamente.
La domanda da presentare presso l’EUIPO deve contenere gli stessi elementi indicati in precedenza, ivi compresa la definizione della classe merceologica secondo la Classificazione di Nizza. Anche a livello europeo è previsto un controllo formale e di merito da parte dell’EUIPO. Il deposito della domanda può essere effettuato solo online, mediante il portale dell’EUIPO.
Come visto, si tratta di una procedura semplice e per molti versi identica a quella prevista nel nostro Paese. I vantaggi del brevettare un nome commerciale presso l’EUIPO sono evidenti: infatti, con una singola domanda, è possibile tutelare il proprio nome commerciale all’interno di tutti gli Stati membri dell’UE.
Che cos’è un nome commerciale di fatto?
Un nome commerciale di fatto è la denominazione di un prodotto che, pur non essendo stata registrata, si afferma nel mercato mediante l’uso, fino ad acquisire in modo stabile e continuativo notorietà tra i consumatori. In altre parole, si tratta di un nome commerciale non protetto da un brevetto formale, ma dall’associazione continua e stabile a un determinato prodotto da parte del pubblico.
La legge italiana riconosce una tutela molto limitata ai nomi commerciali di fatto, fondata sul Codice della proprietà intellettuale e sull’articolo 2571 del Codice civile, che disciplina i diritti di preuso.
Un nome commerciale di fatto gode dunque di una certa protezione giuridica, che nasce in modo automatico con l’uso, il che ne consente l’utilizzo e la tutela (seppur limitata) senza alcun costo di deposito o registrazione.
Tuttavia, se operi solo con un nome commerciale di fatto, per difenderlo da eventuali contraffazioni o atti di concorrenza sleale, dovrai dimostrare l’anteriorità e la diffusione del nome, fornendo prove concrete. Inoltre, questa forma limitata e onerosa di protezione si limita solo al territorio in cui il nome commerciale è riconosciuto come di fatto, il che spalanca le porte a usi impropri e non autorizzati al di fuori dei confini del Belpaese.
Se intendi espandere la tua attività e vendere anche all’estero, è opportuno procedere al brevetto del tuo nome commerciale, così da godere di una tutela giuridica completa e internazionale.
Il nome commerciale come risorsa di business
Brevettare un nome commerciale non garantisce solo una protezione giuridica, ma consolida a pieno titolo un’importante risorsa per la tua attività. Infatti, un nome commerciale accattivante e distintivo è un’arma preziosa per la fidelizzazione dei clienti. Inoltre, può costituire un elemento centrale nella strategia di storytelling del tuo brand.
Se desideri sfruttare appieno la forza di un nome commerciale, puoi anche pensare di inserirlo nelle etichette dei prodotti o nel packaging per le spedizioni. Valuta anche l’idea di registrare un nome di dominio una volta individuato il perfetto nome commerciale per un tuo prodotto. Shopify offre un intuitivo generatore di nomi di dominio gratuiti. Ti basterà inserire il nome commerciale da te scelto, verificare la disponibilità del nome di dominio (o di una sua variante) e iniziare a vendere, il tutto in pochi semplici clic.
Oltre a sapere come brevettare un nome commerciale, è importante riconoscere il vantaggio unico di questa pratica, vale a dire il perfetto connubio tra protezione giuridica e forza comunicativa. Il nome commerciale è il punto di partenza per creare relazioni solide e durature tra un prodotto e il suo pubblico di riferimento.
Come brevettare un nome commerciale: domande frequenti
Che cos’è un nome commerciale?
Un nome commerciale è la denominazione con cui si presenta e rende riconoscibile un prodotto all’interno del mercato. Un nome commerciale brevettato permette di distinguere un prodotto da quelli della concorrenza e di tutelarlo da eventuali usi impropri, contraffazioni e utilizzi non autorizzati.
Come brevettare un nome commerciale in Italia?
- Verifica la disponibilità del nome nell’apposita banca dati ufficiale.
- Definisci la classe merceologica consultando la Classificazione di Nizza.
- Predisponi la domanda di deposito.
- Deposita la domanda e paga le imposte previste, che variano in base al numero di classi merceologiche indicate.
- Attendi gli esiti degli esami formali e sostanziali e la pubblicazione.
Quanto dura la protezione legale di un nome commerciale brevettato?
La tutela giuridica nei confronti di un nome commerciale dura 10 anni dalla data di deposito, con possibilità di rinnovo illimitato.
Perché brevettare un nome commerciale a livello europeo?
La registrazione di un nome commerciale presso l’EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale) offre svariati vantaggi, tra cui:
- Tutela unitaria: il nome commerciale gode della stessa protezione in ogni Stato membro dell’UE
- Riduzione degli oneri amministrativi: la presentazione di un’unica domanda permette di evitare più registrazioni a livello nazionale
- Commercializzazione nell’UE senza rischi: potrai vendere il tuo prodotto in tutto il territorio dell’Unione senza temere possibili rivendicazioni, imitazioni e contraffazioni
Che cos’è un nome commerciale di fatto?
Un nome commerciale di fatto è un nome non registrato che, grazie all’uso costante e diffuso nel tempo, il pubblico associa in modo inequivocabile a un determinato prodotto. La notorietà è quindi l’elemento centrale di un nome commerciale di fatto, il quale gode di una tutela giuridica embrionale e limitata, prevista in particolare dall’articolo 2571 del Codice civile in materia di diritti di preuso.





